Forceful Diplomacy: China’s Cross-Border Villages in Bhutan
La Cina ha costruito 22 villaggi e insediamenti all’interno dei confini consuetudinari del Bhutan

8 marzo 2025

Su Turquoise Roof, un portale per briefing sul Tibet oggi(politica, sviluppo, approfondimenti, storie) un interessante report di Robert Barnett sulla poplitica cinese di occupazione di territori appartenenti al Buthan

In sintesi:

La Cina ha costruito 22 villaggi e insediamenti all’interno dei confini consuetudinari del Bhutan, di cui 19 sono villaggi e tre sono piccoli insediamenti.
Sette di questi villaggi e insediamenti transfrontalieri sono stati costruiti dall’inizio del 2023, il che segnala un netto aumento della velocità e dell’entità delle costruzioni nelle aree annesse.
Tre dei 19 villaggi saranno trasformati in città.
Sembra sempre più certo che la Cina non rispetterà la sua offerta iniziale di restituire al Bhutan i territori nel nord-est del paese dove ha costruito dei villaggi.
È probabile che il Bhutan recuperi solo quelle aree che la Cina sembra aver rivendicato o annesso principalmente a scopo di leva e per dare la successiva parvenza di concessioni.
La strategia cinese dei villaggi transfrontalieri costituisce un precedente problematico per la comunità internazionale, poiché non esiste una risposta ovvia per un piccolo Stato che agisce da solo in risposta a rivendicazioni territoriali opportunistiche e alla successiva annessione da parte di una grande potenza. 

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