6 giugno 2014. L’Amministrazione Centrale Tibetana ha lanciato la campagna “Umaylam”, termine tibetano che designa l’Approccio della Via di Mezzo, la linea politica ideata dal Dalai Lama nell’ormai lontano 1974 per preservare la cultura e l’identità tibetana attraverso il riconoscimento al Tibet, da parte della Repubblica Popolare, di una genuina autonomia che consenta ai tibetani che condividono gli stessi valori, la stessa lingua e lo stesso territorio di dotarsi di un’autentica ed effettiva forma di autogoverno.
Campagne
Le campagne promosse dall’Associazione Italia-Tibet (concluse e future)
Firmiamo l’appello del Tibetan Youth Congress
Dal 10 settembre a New Delhi tre attivisti tibetani appartenenti al movimento Tibetan Youth Congress stanno attuando uno sciopero della fame ad oltranza per richiamare l’attenzione delle Nazioni Unite e di tutti i capi di stato e di governo sulla situazione del popolo tibetano all’interno del Tibet occupato.
Petizione per la liberazione del dissidente cinese Liu Xiaobao
International Tibet Support Network chiede a tutti i tibetani e ai sostenitori del Tibet di firmare la petizione per la liberazione del dissidente cinese Liu Xiaobo, arrestato dal governo cinese il 23 giugno 2009 sotto l’accusa di “incitamento alla sovversione”.
Liu fu arrestato la prima volta nel 1996 e condannato a tre anni di lavori forzati per aver sottoscritto, assieme ad altri dissidenti e intellettuali cinesi, una lettera indirizzata all’allora premier Jiang Zemin nella quale sosteneva il diritto dei tibetani all’autodeterminazione e chiedeva alla dirigenza di avviare il dialogo con il Dalai Lama. Lo scorso mese di dicembre è stato tra i firmatari della “Charta 08” (vedi “Notizie”, 10 e 16 dicembre 2008).
È stato il primo cinese a essere condannato per aver levato la sua voce a favore dei tibetani.