Petizione online per il rilascio di Ai Weiwei promossa dalla Fondazione Guggenheim

Pubblichiamo la petizione on line promossa dalla Fondazione Guggenheim per il rilascio dell’artista Ai Weiwei:

 

Cari amici, colleghi, amanti dell’arte …

è arrivato il momento in cui dobbiamo essere uniti per sostenere un grande artista che in questo momento rischia non solo la propria libertà ma anche la propria incolumità, per difendere la libertà di tutti. Noi abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo personalmente e di lavorare con lui e ci uniamo volentieri all’iniziativa presa dal Guggenheim Museum, di sottoscrivere una petizione on-line per il rilascio di Ai Weiwei.

 

L’iniziativa è stata presa a stretto contatto con l’avvocato Jerome Cohen, il massimo conoscitore delle leggi cinesi e dei diritti umani, che sta lavorando sul caso di Ai Weiwei e crede che questa iniziativa possa essere efficace. Subito è arrivato il sostegno del MoMA, della Tate, della Biennale di Gwanju, dell’AAMD.
Per sostenere la petizione potete anche voi inserire un link sul vostro sito o sulla vostra pagina di Facebook e di Twitter, raggiungendo così in breve tempo milioni di persone.
Sono già state raccolte più di 20.000 firme ma c’è bisogno del sostegno di tutti per raggiungere 100.000 firme. Vi preghiamo di aggiungere la vostra firma e di far girare il più possibile la petizione tra i vostri contatti.

STOP KILLING IN TIBET

Fermiamo le esecuzioni in Tibet

Campagna di raccolta firme promossa dall’Associazione Italia-Tibet


Sonam-Tsering-2Il 10 marzo 2008 la frustrazione della popolazione di Lhasa esplose in una serie di manifestazioni che, partite dai tre grandi monasteri di Drepung, Sera e Ganden, infiammarono ben presto tutta la città. L’ondata delle proteste si estese rapidamente in tutto il Tibet e, tra i mesi di marzo e aprile 2008, l’intero altipiano insorse contro lo strapotere e l’arroganza dell’occupante cinese. L’insurrezione popolare dilagò fino alle province orientali del Tibet. Religiosi e laici, uomini e donne, giovani e anziani chiesero di essere liberi e di vedere rispettate le loro fondamentali libertà.