La Sezione Italiana di Amnesty International ha lanciato sul proprio sito un appello per chiedere il rilascio immediato di Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace 2010, e di tutti gli altri difensori dei diritti umani in Cina.
Le campagne promosse dall’Associazione Italia-Tibet (concluse e future)
La Sezione Italiana di Amnesty International ha lanciato sul proprio sito un appello per chiedere il rilascio immediato di Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace 2010, e di tutti gli altri difensori dei diritti umani in Cina.
Nella zona devastata dal terremoto, i superstiti hanno bisogno di tutto: coperte, tende, medicinali, acqua e vesti adeguate per difendersi dalle rigide temperature.
Campagna di sensibilizzazione promossa dall’Associazione Italia-Tibet La campagna anche sul settimanale INTERNAZIONALE a partire dal numero in edicola il 3 settembre. (Altre uscite: 18 settembre – 2 ottobre – 16 ottobre – 30 ottobre – 13 novembre – 27 novembre – 11 dicembre – 25 dicembre.) I tibetani in esilio (oggi circa 170.000) stanno faticosamente … Leggi ancora
Secondo un comunicato diffuso il giorno 8 aprile 2009 dall’agenzia di stato Xinhua, Lobsang Gyaltsen era stato condannato a morte per aver appiccato il fuoco a un negozio, a Lhasa, durante le manifestazioni del marzo 2008, provocando la morte del proprietario. A Loyak era stata sentenziata la stessa pena per aver incendiato un negozio di motociclette e provocato la morte di cinque persone. Radio Free Asia riferisce che, prima di morire, è stato concesso a Lobsang Gyaltsen di vedere sua madre. Queste le sue ultime parole: “Non ho nulla da dire se non, per favore, abbi cura di mio figlio e fallo andare a scuola”.