IL DALAI LAMA: NON CHIEDO L’INDIPENDENZA

TIBET: ALLARME PER I MUTAMENTI CLIMATICI
New York, 30 ottobre 2009. Il rapido sciogliersi dei ghiacciai e le piogge a carattere alluvionale stanno mettendo a rischio la vita e le risorse della popolazione tibetana. È quanto affermano nell’articolo “Melting Mountains”, apparso sul New York Times, Ajay Chhibber e Andreas Schild, rispettivamente assistente segretario generale del Programma allo Sviluppo delle Nazioni Unite e direttore del Centro Internazionale per lo Sviluppo delle aree montane.
ESECUZIONI IN TIBET: DICHIARAZIONI DI ALEMANNO, MELLANO E DELLA PRESIDENZA UE
30 ottobre 2009. Riportiamo le dichiarazioni del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, del radicale Bruno Mellano e della presidenza dell’Unione Europea in merito all’efferata uccisione di Lobsang Gyaltsen e Loyak e delle condanne a morte sentenziate nell’aprile 2009 nei confronti di altri quattro tibetani.
LHASA: FUCILATI TRE PRIGIONIERI POLITICI
Dharamsala, 21 ottobre 2009. Il movimento GuChumSum, l’organizzazione degli ex prigionieri politici con sede a Dharamsala, ha dichiarato di aver appreso da fonti attendibili che alle ore 11.00 (ora di Pechino) della giornata odierna sono stati fucilati a Lhasa tre tibetani accusati di aver preso parte alle proteste avvenute nel marzo 2008 nella capitale del Tibet.
Il movimento GuChumSum ritiene che uno dei prigionieri uccisi sia Lobsang Tenzin, un tibetano di Lhasa. Gli altri due potrebbero rispettivamente essere una donna della Contea di Nyemo, nelle vicinanze di Lhasa, e un uomo residente nella Contea di Ngaba, nell’Amdo.
PECHINO: TRE NUOVE CONDIZIONI PER LA PROSECUZIONE DEI COLLOQUI SINO-TIBETANI
19 ottobre 2009. Il 22 settembre 2009, una giornalista del quotidiano tedesco online Focus ha intervistato Zhu Weigun, vice ministro del Dipartimento del Fronte Unito per il Lavoro (UFWD) del Partito Comunista Cinese, sulla questione del Tibet e la persona del Dalai Lama.
Nel corso dell’intervista, Zhu ha affermato che la prosecuzione del dialogo sino-tibetano è subordinata a tre nuove condizioni. Nell’ordine, il governo tibetano deve rendere conto delle ragioni per le quali lo scorso anno ha deciso di rinviare i colloqui; in secondo luogo, deve rivedere le linee di condotta alle quali la Cina si oppone fermamente; infine, per consentire la prosecuzione di rapporti amichevoli tra la Cina e le altre nazioni, il Dalai Lama deve porre fine ai suoi viaggi all’estero.
Nel corso dell’intervista, Zhu ha affermato che la prosecuzione del dialogo sino-tibetano è subordinata a tre nuove condizioni. Nell’ordine, il governo tibetano deve rendere conto delle ragioni per le quali lo scorso anno ha deciso di rinviare i colloqui; in secondo luogo, deve rivedere le linee di condotta alle quali la Cina si oppone fermamente; infine, per consentire la prosecuzione di rapporti amichevoli tra la Cina e le altre nazioni, il Dalai Lama deve porre fine ai suoi viaggi all’estero.