SESSANT’ANNI DI TIRANNIA: LE PROTESTE DEI TIBETANI. DECINE DI ARRESTI IN INDIA E NEPAL
Dharamsala, 1 ottobre 2009. Mentre Pechino celebrava i sessant’anni della fondazione della Repubblica Popolare, in diverse parti del mondo i tibetani hanno inscenato manifestazioni di protesta per denunciare i soprusi e l’arroganza della Cina.
A New Delhi, la polizia indiana ha arrestato ventuno tibetani che, sventolando bandiere a lutto e avvolti nel vessillo tibetano, si erano riuniti di fronte all’ambasciata cinese, nella zona di massima sicurezza di Chanakyapuri. Gli attivisti, tutti appartenenti al Tibetan Youth Congress, hanno cercato di oltrepassare il muro di cinta dell’ambasciata (nella foto l’arresto di un tibetano).
A New Delhi, la polizia indiana ha arrestato ventuno tibetani che, sventolando bandiere a lutto e avvolti nel vessillo tibetano, si erano riuniti di fronte all’ambasciata cinese, nella zona di massima sicurezza di Chanakyapuri. Gli attivisti, tutti appartenenti al Tibetan Youth Congress, hanno cercato di oltrepassare il muro di cinta dell’ambasciata (nella foto l’arresto di un tibetano).
TAIWAN NEGA IL VISTO D’INGRESSO ALLA LEADER DEGLI UIGURI
Taipei, 27 settembre 2009. Il governo di Taipei ha reso nota la decisione di non consentire a Rebiya Kedeer, leader in esilio del popolo uiguro dello Xinjiang, il permesso di visitare l’isola di Taiwan il prossimo mese di dicembre.
Il Ministro degli Interni taiwanese, Jiang Yi-huah, ha affermato che la visita della signora Kadeer (nella foto assieme al Dalai Lama, a Praga, lo scorso 10 settembre, in occasione della conferenza internazionale sui diritti umani in Asia) costituirebbe una minaccia agli interessi della nazione. “Riteniamo che il Congresso del Popolo Uiguro abbia legami con gruppi terroristici” – ha affermato il ministro – “e, di conseguenza, abbiamo deciso di non concederle il visto”.
Il Ministro degli Interni taiwanese, Jiang Yi-huah, ha affermato che la visita della signora Kadeer (nella foto assieme al Dalai Lama, a Praga, lo scorso 10 settembre, in occasione della conferenza internazionale sui diritti umani in Asia) costituirebbe una minaccia agli interessi della nazione. “Riteniamo che il Congresso del Popolo Uiguro abbia legami con gruppi terroristici” – ha affermato il ministro – “e, di conseguenza, abbiamo deciso di non concederle il visto”.
TIBET: SOSPESI I VISTI TURISTICI IN VISTA DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA
Pechino, 22 settembre 2008 (Agenzie). La Cina ha bloccato tutti i visti per i turisti che vogliono andare in Tibet da oggi fino all’8 ottobre. Coloro che hanno già un visto saranno sottoposti ad attento scrutinio. La decisione fa parte del pacchetto di sicurezza per evitare disordini durante le feste per i sessant’anni della Repubblica popolare cinese che avranno inizio il 1° ottobre.
I turisti che hanno già ottenuto il visto prima del 20 settembre, potranno visitare la regione tibetana, ma le agenzie dovranno accertare che ogni gruppo abbia una guida ufficiale e un veicolo registrato.
SAMDHONG RINPOCHE: L’OCCIDENTE VUOLE TRANQUILLIZZARE LA CINA
Dharamsala, 16 settembre 2009. Dopo aver appreso che il Dalai Lama non incontrerà il presidente Barak Obama, in occasione della sua prossima visita a Washington, il Primo Ministro del Governo Tibetano in Esilio, prof. Samdhong Rimpoche, ha accusato gli Stati Uniti e le nazioni dell’occidente di essere acquiescenti nei confronti della Cina sulla questione del Tibet. “Molti stati hanno adottato questa politica” – ha affermato Rinpoche – “e anche il governo degli Stati Uniti sembra non essere da meno”. “Oggi” – ha proseguito – “gli interessi economici prevalgono su ogni altra considerazione”.
MONACO TIBETANO TORTURATO E UCCISO NELLE PRIGIONI CINESI
Dharamsala, 10 settembre 2009. Il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (TCHRD) ha annunciato oggi di aver appreso da fonti sicure che il monaco Phuntsok Lhundup (nome da laico: Kalden), 32 anni, del villaggio n.8, a Tos-doe, nella contea di Phenpo Lhundup, vicino a Lhasa, è morto mentre era in prigione, a causa di torture. Il decesso dovrebbe essere avvenuto verso la metà di agosto. La sua famiglia ha ricevuto il corpo senza vita del loro parente alla fine di agosto.