LA CINA RINVIA IL SUMMIT CON I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 26 novembre 2008. Il governo di Pechino ha rinviato a data da destinarsi l’undicesimo summit con l’Unione Europea in programma a Lione lunedì 1° dicembre. I vertici dell’Unione, in una dichiarazione rilasciata oggi, fanno sapere che “la decisione cinese è dovuta al fatto che, nello stesso periodo, il Dalai Lama visiterà alcuni paesi europei e, in questa occasione, incontrerà alcuni capi di stato e di governo”.
CONCLUSO IL MEETING DI DHARAMSALA: PREVALE LA LINEA DEL NEGOZIATO CON LA CINA
Dharamsala, 22 novembre 2008. La maggioranza dei tibetani in esilio, riuniti a Dharamsala, si è espressa a favore della linea politica moderata del Dalai Lama.
PECHINO: NO ALL’INDIPENDENZA DEL TIBET MA PORTA APERTA AL DIALOGO SULLA PERSONA DEL DALAI LAMA
Dharamsala, 20 novembre 2008. Mentre prosegue a Dharamsala, nel più assoluto silenzio stampa, l’assemblea speciale dei tibetani chiamati a decidere sulle future strategie politiche, la Cina ha fatto sapere di non essere disposta a prendere in considerazione l’indipendenza della Regione Autonoma Tibetana ma di lasciare la porta aperta a colloqui con i rappresentanti del Dalai Lama.
DHARAMSALA: SECONDO GIORNO DEL MEETING. DURO COMMENTO DI PECHINO
Dharamsala, 18 novembre 2008. Proseguono a porte chiuse i lavori dell’assemblea dei tibetani in esilio chiamati a esprimersi sulle migliori strategie da seguire dopo il fallimento dei negoziati con la Cina. Si confrontano due linee politiche, quella che chiede l’indipendenza del Tibet e quella favorevole all’ottenimento dell’autonomia.
INIZIATA A DHARAMSALA L’ASSEMBLEA DEI TIBETANI IN ESILIO
Dharamsala, 17 novembre 2008. È iniziata oggi a Dharamsala l’assemblea straordinaria dei tibetani in esilio chiamati a discutere ed esprimersi sul futuro corso della politica tibetana alla luce dell’assenza di risultati concreti dopo otto tornate di incontri con la dirigenza di Pechino. Partecipano alla riunione, la più importante come numero di presenze tenuta dagli esiliati dal 1959, tutti i maggiori leader di governo e parlamentari tibetani e 581 rappresentanti della diaspora provenienti da tutto il mondo.