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IL SUMMIT DEI PREMI NOBEL PER LA PACE TRASFERITO A ROMA
COMUNICATO STAMPA DEL TIBETAN NATIONAL CONGRESS
7 novembre 2014. Pubblichiamo il comunicato stampa con il quale il Tibetan National Congress ha annunciato il trasferimento del Summit dei Premi Nobel per la Pace a Roma. Un importante successo, al quale l’Associazione Italia-Tibet ha dato il suo contributo in termini di promozione, diffusione capillare e raccolta di numerosissime firme per la petizione. Aspettiamo con grande gioia Sua Santità il Dalai Lama a Roma insieme a tutti gli altri Premi Nobel per la Pace.
CAPO DEL PCC NELLA “REGIONE AUTONOMA TIBETANA”: SEVERE PUNIZIONI AI FUNZIONARI CHE SOSTENGONO IL DALAI LAMA
6 novembre 2014. Il Partito Comunista ha annunciato che saranno adottate severe misure punitive nei confronti dei funzionari governativi che mostrano di seguire o nutrire simpatie per il Dalai Lama. Le autorità della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana (TAR) si sono così espresse al termine di un’ispezione condotta dalla Commissione Centrale per la Disciplina guidata da Ye Dondsong, capo del nucleo ispettivo.
NEPAL, IL GOVERNO: NON ACCOGLIEREMO PIÙ I RIFUGIATI DAL TIBET
31 ottobre 2014 (AsiaNews). Il governo nepalese ha deciso di negare i documenti e persino lo status di “rifugiato politico” ai tibetani che arrivano sul proprio territorio dalla Cina. Nonostante Kathmandu sia stata per decenni il tradizionale “corridoio” verso Dharamsala – città indiana, sede del governo tibetano in esilio e dimora del Dalai Lama – le pressioni di Pechino hanno convinto l’esecutivo a invertire la rotta. Attivisti per i diritti umani denunciano: “Profughi svenduti in nome dell’economia”.
TIBET: RELIGIOSI DELLE PREFETTURE DI CHAMDO E NAGCHU COSTRETTI A LASCIARE I MONASTERI
27 ottobre 2014. Le autorità cinesi della Contea di Jomda, nella prefettura di Chamdo, situata nella parte orientale della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana (nell’immagine), hanno chiesto alle famiglie dei monaci e delle monache registrati nei locali monasteri di richiamare a casa i loro congiunti. Questo provvedimento mira a rafforzare i controlli sulle comunità monastiche che Pechino considera i maggiori centri della lotta di resistenza contro il governo.