TIBET: ONDATA DI ARRESTI NEL TIBET ORIENTALE

Contea_di_Sog19 marzo 2014. Ondata di arresti nella Contea di Sog (nella foto) – prefettura di Nagchu – nella parte orientale della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana, al confine con il Qinghai. Cinque tibetani, tre laici e due monaci, sono stati tratti in arresto il 6 marzo con l’accusa di aver divulgato fotografie e informazioni sull’attuale situazione all’interno del Tibet. Non si hanno notizie circa il luogo della loro detenzione.

DUE IMMOLAZIONI IN QINGHAI E SICHUAN

1970422_10152289580699802_586145205_nTibet- 16 marzo. Due monaci si sono auto immolati nelle aree tibetane del Qinghai e Sichuan. Il primo, alle ore 7, era un monaco di Amdo Tsekhog (in cinese: Zeku , Qinghai ) l’altro alle 11 e 30 era un monaco del tempio di Kirti a Ngaba Amdo (in cinese: Aba , Sichuan). Tra tutti i 133 tibetani che si sono auto immolati dal 2009 ben 36 sono da Ngaba. Questo numero include monaci, monache e nomadi, mentre altri sei martiri erano di Tsekhog, anche qui si tratta di monaci, monache e nomadi.

DISCORSO DEL SIKYONG, DR. LOBSANG SANGAY, IN OCCASIONE DEL 55°ANNIERSARIO DELL’INSURREZIONE NAZIONALE TIBETANA

bandiereIn questo stesso giorno, 55 anni fa, migliaia di tibetani si riunirono spontaneamente di fronte al Palazzo del Potala, a Lhasa, la capitale del Tibet, per proteggere la persona del Dalai Lama e protestare contro l’occupazione cinese. Sette giorni dopo, Sua Santità il Dalai Lama lasciò Lhasa diretto in India. Ottantamila tibetani lo seguirono nell’esilio.

UNA DONNA SCONOSCIUTA SI DA’ FUOCO IN PIAZZA TIENANMEN

Pechino_5_marzo6 marzo 2014 (AsiaNews). Una donna di identità sconosciuta si è data fuoco ieri in piazza Tiananmen. La protesta è avvenuta in coincidenza con l’apertura dei lavori della XII sessione dell’Assemblea nazionale del Popolo, il “Parlamento cinese” che si è riunito nella Grande sala del Popolo (anch’essa nella piazza simbolo della capitale). La donna è stata subito circondata da agenti di polizia e della sicurezza nazionale, che hanno prima spento il fuoco e poi l’hanno portata via: non sarebbe in pericolo di vita.