ARRESTI DI MASSA E CONDANNE: LA REAZIONE CINESE ALLE AUTOIMMOLAZIONI
11 febbraio 2013. Nel tentativo di sottrarsi alla responsabilità di essere alla causa dell’ondata di autoimmolazioni che recentemente hanno infiammato il Tibet, il governo cinese sta reagendo con arresti di massa e con una massiccia campagna che dipinge i tibetani come “criminali” e “fanatici religiosi”. Nelle ultime due settimane le autorità cinesi hanno arrestato, nella sola regione di Malho, almeno settanta tibetani, hanno condannato a morte Lorang Konchok, un monaco di 41 anni, e hanno condannato a pene detentive di varia durata altre dodici persone.