DUE MONACI ARRESTATI A NGABA

tibetani_arrestatiDharamsala, 9 novembre 2011. Continua il pugno di ferro delle autorità cinesi a Ngaba dove la libertà religiosa e i diritti umani dei monaci sono sistematicamente calpestati. Il sito tibetano The Tibet Post pubblica oggi la notizia dell’arbitrario arresto, senza alcun apparente motivo, di altri due monaci del monastero di Kirti, Yonten e Lobe.

IL DALAI LAMA: È DI PECHINO LA RESPONSABILITÀ DELLE AUTOIMMOLAZIONI

Dalai_Lama_TokyojpgTokyo, 7 novembre 2011. Dal Giappone, il Dalai Lama ha dichiarato oggi nel corso di una conferenza stampa che le auto immolazioni dei monaci tibetani sono la conseguenza delle disperate condizioni del popolo tibetano causate dai rigidi controlli di polizia e dal “genocidio culturale” attuato da Pechino. “E’ in atto una sorta di genocidio culturale”, ha denunciato il Dalai Lama, facendo riferimento alle notizie uscite dal Tibet e alle testimonianze di chi lo ha recentemente visitato. “Questa è la causa delle auto immolazioni, conseguenza di una situazione disperata”.

ULTIM’ORA: UNDICESIMA IMMOLAZIONE. MUORE UNA MONACA

PaldenDharamsala, 3 novembre 2011. Undicesimo caso di auto immolazione in Tibet. Fonti tibetane e la stessa agenzia di stato cinese Xinhua hanno confermato la morte di Palden Choetso (conosciuta anche come Choesang), una monaca trentacinquenne appartenente al monastero di Gaden Choeling – situato non lontano dal monastero di Nyisto – nella regione orientale tibetana del Kham Tawo.

Bawa Kalsang Gyaltsen, un esponente del Parlamento tibetano in esilio, ha reso noto che Palden è morta a causa delle gravissime ustioni riportate. Si è data fuoco alle 12.40, ora locale, invocando la libertà del Tibet. Al momento il corpo della monaca si trova nel monastero di Nyitso, subito circondato dalla polizia che sta cercando di imporre ai monaci la consegna del cadavere.

TORCE UMANE IN TIBET: COMMOZIONE E SDEGNO ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA

3 novembre 2011. Ieri, mercoledì 2 novembre, si è svolta a Roma davanti alla sede del parlamento, a Montecitorio, la manifestazione “Torce Umane in Tibet”, a sostegno della causa tibetana e a ricordo dei martiri immolatisi per la libertà del loro paese. La manifestazione è stata congiuntamente organizzata dall’Associazione Italia-Tibet e dalla Comunità Tibetana in Italia.

TORCE UMANE IN TIBET

ROMA 2 NOVEMBRE – PIAZZA MONTECITORIO ORE 15

MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ AI MARTIRI DEL TIBET

IMMOLATI PER LA LIBERTA’ DEL LORO PAESE

2nov2011v2Il 18 di ottobre di quest’anno sul web appare una foto terribile.

Il corpo carbonizzato di Tenzing Wangmo giace, ancora fumante, riverso e rigido su un prato verde. Sullo sfondo si vede un piccolo gruppo di monache che corre verso i poveri resti ormai senza vita.

Fino a quel giorno le autorità cinesi, per le quali la menzogna e la negazione dell’evidenza sono uno degli sport più praticati, avevano sostenuto che tutte le notizie che filtravano da Ngaba – notizie che raccontavano di una situazione di repressione drammatica che aveva portato ad immolarsi col fuoco ben nove giovani sotto i vent’anni – erano frutto di fantasia ed erano messe in giro per denigrare il governo di Pechino.