TIBET: MONACI ABBANDONANO IL MONASTERO PER SFUGGIRE AI SEVERI CONTROLLI GOVERNATIVI

31 ottobre 2011. In seguito all’esplosione di una rudimentale bomba carta avvenuta la scorsa settimana a Dzagyu Karma, una città della provincia di Chamdo, le autorità cinesi hanno vietato qualsiasi lo svolgimento di attività religiosa e stanno strettamente sorvegliando i monaci del locale monastero sospettati di essere gli autori del presunto attentato. Riferisce Radio Free Asia che la maggior parte dei monaci, non potendo sopportare le pressioni esercitate dalle forze di sicurezza cinesi, ha abbandonato il monastero. Solo qualche monaco anziano è rimasto all’interno dell’istituto religioso.

DECIMO CASO DI AUTOIMMOLAZIONE NEL TIBET ORIENTALE

manifestazione_a_DelhiDharamsala, 25 ottobre 2011. Dal Tibet è arrivata in mattinata la notizia di un nuovo caso di auto immolazione. Dawa Tsering, trent’otto anni, un monaco del monastero di Kardze, nel Tibet orientale, si è dato fuoco alle 9.30, ora locale, durante l’esecuzione di una cerimonia di danze rituali all’interno dell’istituto religioso. Il primo, breve comunicato diffuso faceva sapere che il religioso era stato trasportato all’ospedale ma non si avevano notizie sul suo stato di salute né sulla località del ricovero. Si tratta del decimo episodio di auto immolazione di un tibetano dallo scorso 16 marzo.

LA CITTÀ DI NGABA PRESIDIATA DALL’ESERCITO. ARRESTATI ALTRI DUE MONACI

Soldati_a_Ngaba2Dharamsala, 20 ottobre 2011. “Un massiccio numero di soldati in tuta mimetica ed equipaggiati con fucili automatici, spranghe di ferro ed estintori presidiano massicciamente la città di Ngaba affiancati da automezzi della polizia che bloccano le strade”. Questo il racconto di due giornalisti dell’Agenzia France Press, i primi occidentali ad essere entrati nella cittadina da quando sono iniziati i dolorosi episodi di auto immolazione.