TIBET: 5000 TIBETANI SFIDANO LE AUTORITA’ CINESI. CANCELLATA LA VISITA A LABRANG DEL “FALSO” PANCHEN LAMA

Portrait_Dalai_Lama1 agosto 2011. Sfidando apertamente i divieti delle autorità cinesi, nel corso di una cerimonia religiosa alla quale hanno assistito cinquemila tibetani è stato posto sul trono del tempio di Kham Lithang un grande ritratto del Dalai Lama (nella foto). La cerimonia di “enthronement” del capo spirituale tibetano è avvenuta nel corso della tradizionale festa religiosa del Jang Gonchoe Chemno che, iniziata lo scorso 15 luglio, è proseguita per dieci giorni.

A PROPOSITO DELLA VISITA IN CINA DEL MINISTRO FRATTINI

frattini_li25 luglio 2011. “Incoraggiamo l’afflusso di capitali cinesi in Italia”. La scorsa settimana il Ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, ha affermato che “il governo italiano incoraggia fortemente l’afflusso di capitali cinesi in Italia, senza ostacoli legali, barriere o diffidenze”. Frattini ha anche sottolineato il ruolo dell’Italia come ponte tra Cina ed Unione Europea, riprendendo un concetto già espresso dal presidente Napolitano nella visita a Pechino dell’ottobre scorso. “L’Italia – ha puntualizzato il ministro – si fida della Cina e la considera un partner autorevole sotto il profilo economico e politico. Questa missione punta a un salto di qualità dei rapporti, che già registrano un’eccellente stagione a tutti i livelli”.

REBIYA KADEER: IL VERO TERRORISTA E’ IL GOVERNO CINESE

21 luglio 2011 (AsiaNews). Permane alta la tensione a Hotan, cittadina dello Xinjiang, dopo i duri scontri del 19 luglio tra polizia e manifestanti. Il Congresso mondiale degli Uiguri denuncia che ci sono stati almeno venti uiguri morti (14 pestati a morte e 6 per armi da fuoco) e 70 arrestati. Dura accusa di Rebiya Kadeer, leader del Congresso, che dice che i veri terroristi sono i governanti cinesi.

A DUE ANNI DAL 2009 NUOVA, VIOLENTA REPRESSIONE NELLO XINJIANG

Xinkiang19 luglio 2011. A due anni di distanza dalla violenta repressione delle proteste che nel 2009 infiammarono la regione musulmana dello Xijiang, repressione che si concluse, secondo la stima di Pechino, con la tragica morte di duecento dissidenti uiguri (almeno mille secondo Amnesty International), lunedì 18 luglio nuovi violenti scontri hanno insanguinato le vie della città di Hotan, situata nella parte sud occidentale della regione (nella cartina).