WASHINGTON: INCRESCIOSO EPISODIO DI INTOLLERANZA. UN COMMENTO DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIA-TIBET

conf.stampaTYC16 luglio 2011. Il 14 luglio, a Washington, ai margini della cerimonia dell’iniziazione di Kalachakra, si è verificato un increscioso episodio di intolleranza e prevaricazione nei confronti di alcuni esponenti del Tibetan Youth Congress e del loro presidente, Tsewang Rigzin. A sostegno delle attività politiche e sociali della ONG tibetana, alcuni volontari avevano messo in vendita, nello stand del TYC, delle T-shirt con la scritta “Governo Tibetano in Esilio”, in segno di contestazione della recente scelta del governo uscente di modificare la dicitura in questione con la nuova “Istituzione (o Organizzazione) Tibetana”.

CINA: DISSIDENTE CONDANNATO SENZA ALCUNA PROVA AD ALTRI 8 ANI DI CARCERE. “IMMORALE” PER IL DALAI LAMA LA CONDOTTA DI PECHINO

11 luglio 2011. Il governo comunista cinese continua nella sua operazione di repressione totale contro ogni forma di dissidenza interna. Nonostante i proclami ufficiali a favore della “società armoniosa”, infatti, il regime ha scelto di non mantenere in piedi neanche una parvenza di stato di diritto: nei giorni scorsi, un giornalista cinese e uno scrittore tibetano sono stati vittime palesi di ingiustizie operate proprio da tribunali e polizia.

CELEBRATO IL 76° COMPLEANNO DEL DALAI LAMA. RESTRIZIONI PREVENTIVE IN NEPAL

compleanno_D.L7 luglio 2011. Mercoledì 6 luglio, oltre 6000 persone tra tibetani e sostenitori del Tibet hanno festeggiato al Verizon Centre di Washington DC il 76° compleanno del Dalai Lama, in questi giorni negli Stati Uniti per il conferimento dell’iniziazione di Kalachakra. Il pronipote di Martin Luther King e Arun Gandhi, nipote del Mahatma, hanno accompagnato Sua Santità sul palco dove un gruppo di ragazzi della Capital Area Tibetan Association (CATA) lo hanno accolto con canti di benvenuto.

“TEMPI BUI PER GLI AVVOCATI IN CINA”: LA DENUNCIA DI AMNESTY INTERNATIONAL

manifestazione_pro_avvocati4 luglio 2011. In Cina esercitare la professione di avvocato può essere molto pericoloso. Se si sceglie di difendere casi ritenuti “sensibili” dalle autorità si rischia di essere sottoposti a una serie di misure repressive, che vanno dalla sospensione o revoca della licenza, da pretestuose valutazioni d’idoneità annuali fino alle minacce, alle sparizioni forzate e addirittura alla tortura (nella foto, una manifestazione a favore degli avvocati cinesi – Hong Kong).