WIKILEAKS: LA CINA PAGA IL NEPAL PERCHÉ ARRESTI I TIBETANI. IL DALAI LAMA: PRIORITÀ AI PROBLEMI AMBIENTALI

20 dicembre 2010. In un documento americano reso pubblico da Wikileaks si afferma che, tra le varie misure volte a fermare le proteste dei tibetani in Nepal, Pechino paga gli ufficiali di polizia nepalesi far arrestare esponenti della locale comunità tibetana. Secondo una fonte dell’Ambasciata americana a New Delhi, il cui nome è stato oscurato da Wikileaks, “Il governo cinese ricompensa il lavoro delle forze di polizia offrendo incentivi economici ai funzionari che rispediscono oltre frontiera i tibetani che tentano di fuggire dalla Cina”.

IN RICORDO DI CLAUDE B. LEVENSON

17 dicembre 2010. Abbiamo appreso con profondo dolore e costernazione che il 13 dicembre è mancata Claude B. Levenson. Giornalista e scrittrice, Claude ha dedicato la sua vita e il suo lavoro alla difesa dei diritti dei popoli seguendo con particolare attenzione e sensibilità le vicende del popolo tibetano sia in Tibet sia in esilio. Sempre presente ad ogni appuntamento importante, abbiamo imparato a conoscerla e apprezzarla nel corso di questi ultimi vent’anni, dalla fondazione dell’Associazione Italia-Tibet, e i suoi libri – ricordiamo “Tibet, Storia di una Tragedia”, “Il Signore del Loto Bianco” e “Così parla il Dalai Lama” – sono stati per tutti noi fonte di ispirazione e riflessione.

Vogliamo ricordarla attraverso le parole di Piero Verni che, in un articolo pubblicato sul suo blog, ne evoca la figura e il lavoro. Non avremmo saputo trovare parole migliori per rendere omaggio alla memoria di Claude e alla sua infaticabile opera a sostegno del popolo tibetano.

“QUESTO NON È UN PIATTO” APPRODA A NEW YORK

IMG_369513 dicembre 2010. “Questo non e’ un piatto. Il vostro patrimonio. La vostra lingua. La vostra cultura.” approda nella grande mela. Il progetto educativo “Questo non e’ un piatto” ha iniziato il suo giro del mondo. E nel migliore dei modi. In occasione della giornata mondiale per i Diritti Umani, presso la Tibet House di New York, e’ stato presentato il libro sull’iniziativa, prodotto ed editato dalla casa di produzione londinese Moving Universe, in collaborazione con l’Associazione Italia Tibet.

UNA SEDIA VUOTA ALLA CERIMONIA DEL NOBEL PER LA PACE A OSLO. E PECHINO SI INVENTA IL PREMIO CONFUCIO

sediavuotaOslo, 10 dicembre 2010 (Repubblica.it). Una sedia vuota per il Premio Nobel per la Pace a Oslo, in una cerimonia simbolica che è un colpo fortissimo all’immagine della Cina. Il diploma nel quale si attesta il riconoscimento al dissidente Liu Xiaobo, bloccato agli arresti dalle autorità di Pechino, viene appoggiato sulla seggiola dove campeggia un ritratto dell’intellettuale cinese. A parlare in sua vece è l’attrice Liv Ullmann, che legge l’ultimo discorso di Liu, intitolato “Non ho nemici”, pubblicato il 23 dicembre 2009, due giorni prima della condanna a 11 anni di carcere per istigazione alla sovversione.