LA PROPOSTA DI UN DISSIDENTE CINESE: A OSLO UNA SEDIA VUOTA RICORDERÀ AL MONDO QUANTO ACCADE IN CINA

Liu21 novembre 2010. In un’intervista rilasciata all’Observer, il dissidente cinese Yang Jianli, incaricato da Liu Xia, moglie del Nobel per la Pace 2010, di lavorare assieme al Comitato norvegese del Premio alla preparazione della cerimonia del prossimo 10 dicembre, ha dichiarato che quel giorno una sedia vuota sul palco manderà al mondo un messaggio più forte di qualsiasi discorso o slogan.

Iniziati i lavori per la diga sul Brahmaputra

18 novembre 2010. La Cina sta portando avanti i lavori per la costruzione di una diga sul fiume Brahmaputra. L’India si prepara a un’opposizione ufficiale. Esperti ritengono che Pechino voglia realizzare decine di dighe in Tibet per fornire energia alle ricche province meridionali e venderla all’estero.

CONDANNATI DUE UOMINI D’AFFARI TIBETANI

Dharamsala, 18 novembre 2010. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che la Corte di Appello Popolare di Lhoka ha condannato due commercianti tibetani, Sonam Bhagdro e Tashi Topgyal, rispettivamente a quindici e a cinque anni di prigione. L’ufficio di pubblica sicurezza della città aveva arrestato i due commercianti nell’agosto 2009 perché sospettati di svolgere attività politica. Dal momento del loro arresto, e fino al momento in cui sono apparsi in tribunale, non si è saputo più nulla di loro, neanche il luogo in cui erano detenuti.

ELEZIONE DEL NUOVO PARLAMENTO TIBETANO E DEL NUOVO PRIMO MINISTRO: I RISULTATI DELLE VOTAZIONI PRELIMINARI

Dharamsala, 15 novembre 2010. La Commissione Elettorale dell’Amministrazione Centrale Tibetana ha reso noto i risultati delle votazioni preliminari svoltesi lo scorso 3 ottobre presso le comunità dei profughi tibetani di tutto il mondo in vista dell’elezione del nuovo Parlamento Tibetano (il 15° dalla sua istituzione) e del nuovo Kalon Tripa (Primo Ministro), il terzo ad elezione diretta dopo i due mandati consecutivi esercitati dal Prof. Samdhong Rinpoche).

OSLO A PECHINO: PERMETTETE ALLA MOGLIE DI LIU XIAOBO DI RITIRARE IL NOBEL IN SUA VECE

LiuOslo, 11 novembre 2010. Il Comitato Norvegese del Nobel si augura che le autorità cinesi consentano alla moglie di Liu Xiaobo, Nobel per la Pace 2010, di raggiungere Oslo per poter ritirare il premio in nome del marito. Liu Xia (nella foto) è agli arresti domiciliari dal giorno in cui a Xiaobo è stato conferito il prestigioso riconoscimento.

“Fino ad oggi la questione non è stata chiarita” – ha dichiarato Geir Lundestad, segretario del Comitato” – “ma non abbiamo perso la speranza che Liu Xia possa venire”.