TIBET: MONACA TIBETANA ARRESTATA PER PROTESTE MUORE IN OSPEDALE

YankyiDharamsala, 7 dicembre 2009. Yakyi Dolma, trentatré anni, una monaca tibetana arrestata il 24 marzo 2009 dopo aver inscenato una manifestazione di protesta nella piazza del mercato di Kardze, assieme a una consorella, la monaca Sonam Yangchen, è morta nell’ospedale di Chengdu. Lanciando in aria dei volantini in cui chiedeva l’indipendenza del proprio paese, Yakyi e Sonam gridavano: “Via la Cina dal Tibet – Vogliamo il ritorno del Dalai Lama – Basta con le persecuzioni religiose”.

TIBET: IL TERZO POLO.

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L’ECOSISTEMA TIBETANO ALLA CONFERENZA SUL CLIMA DI COPENHAGEN 
Copenhagen, 7 – 18 dicembre 2009. Sull’altopiano tibetano, chiamato dagli scienziati “Il Terzo Polo della Terra” per gli innumerevoli corsi d’acqua che scaturiscono dai suoi ghiacciai, è in atto un rapido e impressionante mutamento climatico che mette a rischio non solo le fonti di sussistenza dei nomadi e degli abitanti dei villaggi ma la stessa sicurezza di oltre un miliardo di persone che vivono nell’area del sud est asiatico.

DHARAMSALA: I TIBETANI SI INCONTRANO PER DISCUTERE SULLE ELEZIONI DEL 2011

discussione_2011Dharamsala, 29 novembre 2009. A un anno dalle elezioni del nuovo Kalon Tripa, il Primo Ministro del Governo Tibetano in Esilio, si è tenuto a Dharamsala un incontro sul tema “L’importanza del 2011 e lo stato della nostra democrazia”. Al dibattito, promosso dal National Democratic Party of Tibet (NDPT), hanno preso parte, tra gli altri, la signora Dolma Gyari, vicepresidente del Parlamento tibetano, la signora Rinchen Kando, ex parlamentare, Tsewang Rigzin, presidente del movimento Tibetan Youth Congress, e Chime Yungdrung, presidente del NDPT.

CARO OBAMA, ANCHE I DIRITTI UMANI SONO LEGATI AL VALORE DELLO YUAN

di Wei Jingsheng

Washington, 23 novembre 2009 (AsiaNews). Di tutte le nazioni visitate da Barack Obama durante il suo tour asiatico, la Cina è quella che ha ricevuto più attenzione. Nel rapporto fra Cina e Stati Uniti, infatti, esistono molti problemi che avrebbero dovuto dominare l’incontro fra il presidente americano e quello cinese. Il commercio e i diritti umani sarebbero dovute essere le questioni principali a cui la popolazione doveva prestare attenzione. Molti amici, inoltre, si sarebbero anche accorti che lo scontro commerciale fra i due Paesi è in crescita progressiva. Sono anni, ormai, che gli Stati Uniti avvertono la Cina sulla necessità di rivalutare la loro moneta, lo yuan, per fermare le manipolazioni di valuta che producono il surplus commerciale favorevole a Pechino. Eppure, il governo cinese non ha ascoltato le richieste e non ha cambiato molto.

PERCHE’ BARACK OBAMA HA FALLITO IN CINA

di Wei Jingsheng

New York, 20 novembre 2009 (AsiaNews) – Il fatto più importante avvenuto la scorsa settimana è stata la visita del presidente americano Barack Obama in Cina, forse perché tutti noi avevamo riposto grandi aspettative sul viaggio. La popolazione cinese, interna ed emigrata, aveva sperato che Obama avrebbe fatto qualcosa per i diritti umani in Cina. Da quando Hu Jintao è salito al potere, la situazione dei diritti umani nel Paese è peggiorata. Molte persone sono state arrestate, chiuse in galera e hanno subito una violazione.