UN MONACO TIBETANO PICCHIATO A MORTE
Dharamsala, 31 marzo 2009. (AsiaNews/RFA) – Nel Tibet occupato, la polizia cinese ha picchiato a morte un monaco e continua ad arrestare molti tibetani per stroncare ogni minima protesta.
Fonti locali hanno raccontato al Tibetan Centre for Human Rights and Democracy che il 25 marzo Phuntsok Rabten, 27 anni (nella foto), del monastero nella contea di Drango, prefettura di Kardze, ha distribuito volantini invitando i contadini a non coltivare la terra per protesta contro la persecuzione cinese e a pregare per i tibetani uccisi nelle proteste del 2008.
Fonti locali hanno raccontato al Tibetan Centre for Human Rights and Democracy che il 25 marzo Phuntsok Rabten, 27 anni (nella foto), del monastero nella contea di Drango, prefettura di Kardze, ha distribuito volantini invitando i contadini a non coltivare la terra per protesta contro la persecuzione cinese e a pregare per i tibetani uccisi nelle proteste del 2008.
LO SLOGAN DI PECHINO: “REPRESSIONE DEL SEPARATISMO” MANIFESTAZIONI DI PROTESTA IN TUTTO IL MONDO
DOMANI LA FESTA DELLA “LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITU’” NEL TIBET OCCUPATO
Pechino, 27 marzo 2009 (AsiaNews/Apicom) – La Cina prepara festeggiamenti grandiosi per il “Giorno dell’emancipazione dei servi della gleba” che cade domani 28 marzo, nuova festa istituita quest’anno per commemorare l’occupazione cinese del Tibet. Pechino alza i toni e pretende che sia riconosciuta la sua opera benefica per il Tibet, ancora, di fatto, sotto legge marziale.
SITUAZIONE TESA A RAGYA. LETTERA DI SHINGSA RINPOCHE ALLE AUTORITÀ CINESI
Dharamsala, 24 marzo 2009. Non diminuisce la tensione a Ragya dopo l’arresto di un centinaio di persone tra quelle che, appresa la notizia del suicidio del monaco Tashi Sangpo, si erano riversate, a migliaia (almeno duemila secondo fonti all’interno del Tibet) per le strade della cittadina della regione del Qinghai protestando di fronte alla stazione di polizia e agli uffici governativi.