I TIBETANI: NO ALLA CELEBRAZIONE DEL LOSAR

Dharamsala, 18 gennaio 2009. Molti tibetani, sia in Tibet sia in esilio, hanno espresso la volontà di rinunciare alla celebrazione del Losar, il capodanno tibetano, che quest’anno ricorre il 26 febbraio prossimo, e di osservare invece alcuni giorni di lutto in memoria di quanti sono stati uccisi, torturati o imprigionati durante le proteste del marzo 2008.

PECHINO TEME NUOVE PROTESTE NEL 2009. RAFFORZATI I CONTROLLI

soldati-a-lhasaPechino, 12 gennaio 2009. Il 10 marzo 2009 sarà ricordato il 50° anniversario della pacifica insurrezione di Lhasa e della fuga in India del Dalai Lama. Tuttavia, nonostante il significato della ricorrenza, tibetani e analisti ritengono improbabile il verificarsi di imponenti manifestazioni di protesta, simili a quelle avvenute lo scorso marzo 2008, a causa dell’imponenza delle misure di sicurezza in atto in tutto il paese.

Il Memorandum: un progetto politico di autonomia regionale moderato e rispettoso dell’ordinamento costituzionale cinese

di Thomas Benedikter
(Ricercatore presso l’Accademia Europea di Bolzano EURAC)
lhasa-panoramaNel secondo giro degli incontri fra delegati tibetani e governo cinese, svolto in Cina nel luglio 2008, i rappresentanti del Governo in esilio tibetano ha confrontato la parte governativa cinese con il loro ufficiale concetto di “autonomia genuina” per il Tibet all’interno della Cina. Il documento, con chiarezza e coerenza, esprime la piena disponibilità dela parte tibetana di accettare la sovranità cinese a patto che venga istituito un altro tipo di autonomia da estendere a tutti i territori compattamente abitati da tibetani. Si tratta di un progetto politico moderato – ad esempio non si allude minimamente al fondamentale diritto dei popoli all’autodeterminazione – che il Governo in esilio di Dharamsala ritiene compatibile sia con la Costitutione cinese (Cost.) sia con l’attuale “legge quadro sull’autonomia regionale nazionale” (LARN, approvata nel 1984), che disciplina tutti i tipi di autonomia territoriale creati per le minoranze nazionali in Cina. Nel contempo, questo memorandum illustra cosa i tibetani democratici si immaginano sia un quadro politico-giuridico appropriato per salvare la loro cultura e per rispettare i diritti del popolo tibetano come parte dello Stato cinese. Quindi val la pena sintetizzarne gli elementi più importanti.

INCENDIO DEVASTA IL MONASTERO BUDDISTA A POMAIA

170743-incendioPisa, 26 dicembre 2008Un vasto incendio ha devastato buona parte del monastero buddista di Pomaia, in provincia di Pisa. La struttura, che fa riferimento all’istituto Lama Tzong Khapa ha riportato danni ingenti, che ammonterebbero secondo una prima stima a oltre un milione di euro. Le fiamme hanno distrutto la sala grande di meditazione e molti incunaboli, testi antichi e statue, libri e testi tibetani, alcuni dei quali molti rari e antichi.
Per contribuire alla ricostruzione del Tempio potranno essere eseguiti versamenti in denaro in favore di:
Iltk
Conto corrente n. 48
Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno (Filiale di Rosignano Marittima)
IBAN – IT21-A-06200-25100-000000000048
Indicando nella causale “Ricostruzione del Gompa”.

Memorandum sulla effettiva autonomia per il popolo tibetano

Documento presentato alla dirigenza cines e dagli inviati del Dalai Lama in occasione dell’ottavo round di colloqui

(30 novembre – 5 dicembre 2008)

I – INTRODUZIONE
A partire dal 2002, quando sono stati riavviati contatti diretti con il Governo Centrale della Repubblica Popolare Cinese (PRC), si sono tenuti numerosi incontri tra gli inviati di Sua Santità il XIV Dalai Lama ed i rappresentanti del Governo Centrale. Nel corso di questi incontri abbiamo espresso chiaramente le aspirazioni dei Tibetani.