Hillary a Pechino:“I diritti umani? Non interferiscano con le crisi”

La protesta di Amnesty International e di Human Rights Watch

di Marco Del Corona

(Corriere della Sera – 22 febbraio 2009)

Non è la stessa Cina e non è la stessa Clinton. Nel 1995 Hillary era la first lady e accompagnava il marito qui festeggiatissimo, il mondo seguiva un’altra orbita. Oggi la stessa Hillary viaggia come Segretario di Stato e la Cina è un partner di cui l’America ha disperato bisogno. “La nostra collaborazione su temi come l’economia e il clima è obbligatoria”, gli USA “apprezzano grandemente la fiducia nei buoni del Tesoro” statunitensi e “le nostre relazioni vanno approfondite e allargate”: sono queste le parole che Hillary Clinton ha dedicato al Paese dov’era atterrata venerdì sera, ultima tappa di un viaggio in quattro tappe, cominciato in Giappone e proseguito in Indonesia e Corea del Sud.

Una gran presa in giro…

di Mariagrazia Liotta
(da www.nokoss.net, 15/01/2009)

…a voler essere educati. Quest’articolo, in cui voglio parlare di Tibet, Cina, Diritti umani, potrebbe essere meglio intitolato come “La gran presa per il culo”, perché è né più né meno di quel che è stato. Ma era plausibile, in fondo, che a noi poveri e stupidi idealisti si raccontasse la bella favola del colosso cinese che avendo raggiunto il culmine della fioritura economica, ora avrebbe potuto (avrebbe potuto) mettersi a pensare anche al Welfare e allo Stato Sociale, ai diritti delle minoranze, a una maggiore uguaglianza sociale, in un territorio e per un popolo che hanno un estremo bisogno di queste tre cose: basi di civiltà e valori che dovrebbero essere universalmente condivisi e che avrebbero reso grande la Cina, nell’unico aspetto per cui grande non è.

“Carta 08”: oltre 300 personalità firmano per i diritti umani in Cina

da Asia News – 10 dicembre 2008
Pechino. Per celebrare i 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, 303 cittadini cinesi hanno sottoscritto un documento chiamato “Carta 08”, in cui chiedono al governo cinese di trasformare il sistema autoritario e corrotto della Cina con un modello democratico e rispettoso di tutti i diritti umani, compresa la libertà religiosa.
“Carta 08” si vuole richiamare a “Carta ‘77”, il documento firmato da intellettuali e attivisti cechi e slovacchi nel 1977, che premeva sul governo est-europeo per il rispetto dei diritti umani. Fra i firmatari di Carta ’77 vi era il drammaturgo e scrittore Vaclav Havel, divenuto poi presidente della Repubblica ceca, dopo la caduta del Muro di Berlino e lo sbriciolamento dell’impero sovietico.

Sarkozy incontra il Dalai Lama. “Sono libero di fare la mia agenda da solo”

(Da Repubblica.it, 6 Dicembre 2008)
dalai_lamasarkozyDANZICA, 6 dicembre 2008. Il mondo guarda a Danzica, la città di Walesa e di Solidarnosc, ancora una volta nella Storia che viviamo. Oggi pomeriggio è avvenuto lo storico incontro tra il Dalai Lama, il leader spirituale dei tibetani perseguitati e oppressi dal regime cinese, e il capo dello Stato francese, Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell’Unione europea.