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La lunga bugia

di Piero Verni

1310845-Mao_ZedongL’altro ieri ho ascoltato in podcast la trasmissione di WikiRadio andata in onda su Rai Radio 3 il 16 ottobre 2014 e dedicata alla Lunga Marcia di Mao di cui ricorreva quel giorno l’80° anniversario. Confesso di essermi sentito trasportare indietro nel tempo, non tanto per il fatto che si parlava di un episodio storico avvenuto tra il 1934 e il 1935 dello scorso secolo ma per l’atmosfera rétro che permeava la forma e il contenuto del racconto curato da Guido Samarani, professore di Storia della Cina e Istituzioni dell’Asia Orientale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Era come se fossi tornato, grazie ad un colpo di bacchetta magica radiofonica, al formidabile decennio della mia giovinezza (1968-1978) quando il mito maoista dilagava nelle nostre esistenze di ventenni in rivolta che vedevamo, per dirla con Giorgio Gaber, “… la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre”.

TRE INUTILI BIGLIETTI DA HONG KONG A TIENANMEN

Corriere.it
15 novembre 2014

Sono passati quasi due mesi da quando decine di migliaia di studenti di Hong Kong hanno occupato le strade della città per reclamare elezioni libere nel 2017. In queste sette settimane ci sono stati pochi incidenti, un centinaio di feriti, alcuni fermi. La Cina è stata a guardare. Si è detto che non ci sarebbe stata repressione immediata perché a Pechino aspettavano i capi di governo dei Paesi Asia-Pacifico, non si poteva rovinare il palcoscenico di grandezza. Ora il vertice è finito, Obama è partito. In strada a Hong Kong restano poche centinaia di tende dei ragazzi. Ma l’altro giorno, proprio parlando di fronte a Obama, il presidente Xi Jinping ha detto che la situazione a Hong Kong è «illegale» e che «sono affari interni cinesi, gli stranieri non devono interferire, legge e ordine vanno ristabiliti».

Perché gli studenti di Hong Kong protesteranno per tutta la settimana

RaiNews.it

22 settembre 2014

 

 

Gli studenti di Hong Kong si preparano a disertare le lezioni per una settimana intera per chiedere maggiore democrazia. Una campagna di disobbedienza civile che coinvolge 24 istituti, tra università e scuola superiori, che vuole essere il preludio alla protesta di massa che il movimento Occupy Central ha organizzato per il primo di ottobre. Il fronte pro Beijing ha paragonato i manifestanti ai criminali della Triade e minacciato ritorsioni.

L’auto-lesionismo di Pechino sulla democrazia per Hong Kong

di Bao Tong

AsiaNews – 8 settembre 2014


Hong Kong (AsiaNews/Rfa). Gli studenti di almeno 14 università e college di Hong Kong hanno annunciato uno sciopero di una settimana a partire dal 22 settembre per ottenere “un vero suffragio universale” per le elezioni del Capo dell’Esecutivo previste per il 2017. Secondo il rappresentante della Federazione degli studenti “molti altri si uniranno al boicottaggio delle lezioni”, definito “un ultimo avvertimento” ai funzionari incaricati di produrre la riforma politica per l’ex colonia britannica.