Vivere in Tibet sotto il controllo della Cina
Tibet, per non dimenticare
di Francesco Pullia
Ai cinesi il primo pub di Londra con l’aiuto di Blair e Cameron
8 gennaio 2014
Repubblica.it
LONDRA – La Cina è vicina, sempre più vicina, se guardata dall’Inghilterra. Uno dei maggiori investitori di Pechino ha raggiunto un accordo per acquistare il più antico birrificio londinese: il Greenland Holding Group comprerà la Ram Brewery, da dove la prima birra uscì nel 1576, per 600 milioni di sterline, circa 720 milioni di euro, nell’area sud occidentale della capitale britannica. I cinesi ne faranno un grande centro residenziale e commerciale, sormontato da una torre alta 36 piani. E il modo in cui l’operazione è andata a buon fine contiene una lezione importante anche per altri paesi interessati ad attirare investimenti dalla Cina.
Più leggera la politica del figlio unico.
di Bernardo Cervellera
AsiaNews – 28 dicembre 2013
Il Comitato permanente dell’Assemblea Nazionale del Popolo ha adottato oggi una risoluzione che allenta la politica del figlio unico. L’organismo ha anche abolito in modo formale i campi di lavoro forzato detti laojiao (rieducazione attraverso il lavoro).
Dal 1979 in poi la Cina ha attuato -spesso con violenza – la politica di un solo figlio per famiglia, per concentrare la nazione sullo sviluppo economico. In seguito si è permesso a gruppi etnici di avere due figli e ai contadini di averne due se il primo figlio era una bambina. L’attuazione della legge è stata spesso violenta, con multe esose contro i violatori e perfino sterilizzazione forzata e aborto fino a nove mesi di gravidanza.
Pechino, sempre più attentati nel Partito diviso
di Bernardo Cervellera
AsiaNews – 7 novembre 2013
Sono ancora sconosciuti gli autori dell’attentato avvenuto ieri a Taiyuan (Shanxi). Le bombe “fatte in casa”, hanno causato la morte di una persona e otto feriti, oltre a danni alle auto e ai vetri della zona circostante. La polizia parla di “un atto deliberato”, ma nessuno ha rivendicato il gesto. Lo stesso avviene per l’attentato in piazza Tiananmen del 28 ottobre scorso, quando un Suv è esploso uccidendo cinque persone e ferendone almeno 30. La polizia ha accusato i “terroristi uiguri”, ma anche qui, nessuna rivendicazione.