Il mio amico Nobel Liu Xiaobo cancellato dal regime cinese

di Gian Micalessi
Il Giornale – 10 giugno 2012

«Liu Xiaobo non è più un premio Nobel, ma un desaparecido. Le ultime notizie sicure su di lui le ho avute il 18 ottobre 2010 quando ho parlato per l’ultima volta al telefono con sua moglie. 
Poi lei e lui sono stati cancellati dalla faccia della Terra. Il giorno dopo la moglie è stata segregata in casa, condannata agli arresti domiciliari per impedirle di raccontare la sorte di quel marito condannato a 11 anni di galera e sepolto in un carcere a 450 chilometri da Pechino».

I martiri del Tibet sfidano la Cina

di Vittorio Zucconi

La Repubblica, 27 marzo 2012

Morire senza uccidere altri, soltanto per testimoniare la propria fede o la propria disperazione, come il giovane monaco tibetano Jampa Yeshi nel falò di se stesso. E’ la definizione del martirio vero. Non c’è stato neppure bisogno di attendere l’avvento di internet, che ha subito reso “virale”, dunque visto da milioni di persone, la smorfia di questo tibetano di ventisette anni immolatosi per segnalare ancora una volta l’infamia dell’oppressione cinese nel Tibet. Il suo volto distorto in uno spasmo orrifico che sembra grottescamente un sorriso si aggiunge a una galleria di immagini che esplosero per la prima volta nella coscienza del mondo cinquant’anni or sono, nel falò del “bonzo”, come allora erano definiti, Quang Duc, in una strada di Saigon per protestare contro il despota cattolico Ngo Dinh Diem, poi fatto fuori per ordine di Washington.

Tibet libero, sciopero della fame

di Piero Verni

Espresso/repubblica.it, 14 marzo 2012

 

 

Il nostro obiettivo è ottenere l’indipendenza per il Tibet e la democrazia in Cina. Stiamo lottando perché il Dalai Lama possa tornare al più presto in un Tibet libero”. Sono le parole che mi sussurra con un filo di voce Shingza Rinpoche, un importante lama tibetano giunto oggi al 21° giorno di sciopero della fame. Siamo a New York, in uno spiazzo di fronte al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite dove il Tibetan Youth Congress, una delle principali NGO della diaspora tibetana, ha organizzato un “Indefinite Hunger Strike for Tibet” a cui oltre al religioso partecipano due laici, Dorje Gyalpo nato il 5 marzo 1953 nel Tibet meridionale e Yeshi Tenzin nato il 15 marzo 1973 in India.