Tibet libero, sciopero della fame
di Piero Verni
Espresso/repubblica.it, 14 marzo 2012
La rivolta tibetana ora punta su Lhasa
di Piero Verni
Il Riformista – 29 febbraio 2012
Nelle ultime ore hanno cominciato a circolare voci incontrollabili su un presunto attentato fallito il 26 febbraio di fronte a un edificio governativo di Rinchenling, un villaggio nella prefettura autonoma di Garze della provincia cinese del Sichuan. L’attentatore avrebbe perso la vita.
Intervista a Lobsang Sangay
“SALVATECI DALL’OPPRESSIONE CINESE”
Intervista a Lobsang Sangay
di Simone Casalini
Corriere del Trentino (Corriere della Sera)
22 febbraio 2012
Segnali di resistenza, non atti disperati
Un articolo di Christophe Besuchet
2 febbraio 2012. Pubblichiamo questo interessante e stimolante articolo di Christophe Besuchet che, da un diverso punto di vista rispetto al comune sentire, ci aiuta a dare un senso ai numerosi casi di auto immolazione avvenuti in Tibet. Non si tratta – afferma l’autore – di atti dettati dalla disperazione ma di consapevoli ed eroici atti di resistenza destinati non solo a dare speranza ma anche ad unire e ispirare milioni di tibetani che si battono contro l’oppressione cinese.
“DIECI, CENTO, MILLE WUKAN” – CAMPAGNE CINESI IN RIVOLTA
di Paolo Solom
Corriere della Sera – 28 gennaio 201
La parola d’ordine corre di villaggio in villaggio. “Impariamo da Wokan”, gridano i contadini e residenti stufi delle “prepotenze” di costruttori e funzionari locali che – spesso in combutta – strappano loro, letteralmente, la terra sotto i piedi. Perché la Cina non si può fermare. Deve continuare a costruire, espandersi, produrre. Autostrade, ferrovie, palazzi: intorno alle megalopoli lo spazio vale oro, mentre spesso chi lo abita non vale nulla, almeno agli occhi di chi ha obiettivi “più alti”.