EUROPEAN SOLIDARITY RALLY FOR TIBET
Vienna, 26 maggio 2012
La situazione all’interno del Tibet si aggrava di giorno in giorno. Le politiche repressive del governo cinese rendono la vita dei tibetani di giorno in giorno più intollerabile: l’indottrinamento forzato, la massiccia presenza militare e delle forze di pubblica sicurezza, la dura repressione di ogni forma di pacifica manifestazione di dissenso, lo sfruttamento del territorio e la discriminazione in atto accrescono il senso di frustrazione dei tibetani ma non piegano il loro desiderio di libertà. Le proteste, pagate dal popolo del Tibet con l’arresto, la tortura e la morte, sono ormai quotidiane. Trentasei tibetani hanno scelto l’auto immolazione con il fuoco come forma estrema di protesta non-violenta e sono morti invocando la libertà per il loro paese e il ritorno del Dalai Lama in Tibet.