Nove (VI), 7 – 22 novembre 2009
“Questo non è un Piatto”, di cui la mostra fa parte, è un progetto internazionale ideato dalla casa londinese di produzione artistica Moving Universe Productions per l’educazione ai diritti umani, l’integrazione e la pace attraverso l’arte, la tutela dei patrimoni linguistici, culturali, artistici e immateriali di tutte le comunità coinvolte.
La mostra farà viaggiare nel mondo 35 piatti in ceramica che riproducono al centro la poesia “La mia Lingua è la mia Nazione” .
Nel progetto il Tibetano è stato scelto come emblema di tutte le lingue che al mondo hanno oggettive difficoltà ad esprimersi e a sopravvivere. Un simbolo assolutamente attuale di quanto un valore immateriale, qual è la Lingua, possa essere condizione indispensabile per la salvaguardia del patrimonio culturale, storico, artistico e sociale di ogni comunità. Ciascuna opera accoglie dunque parole, e non cibi, per diffondere messaggi che si rivolgono alla nostra memoria privata e collettiva.
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