TORCE UMANE IN TIBET

ROMA 2 NOVEMBRE – PIAZZA MONTECITORIO ORE 15

MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ AI MARTIRI DEL TIBET

IMMOLATI PER LA LIBERTA’ DEL LORO PAESE

2nov2011v2Il 18 di ottobre di quest’anno sul web appare una foto terribile.

Il corpo carbonizzato di Tenzing Wangmo giace, ancora fumante, riverso e rigido su un prato verde. Sullo sfondo si vede un piccolo gruppo di monache che corre verso i poveri resti ormai senza vita.

Fino a quel giorno le autorità cinesi, per le quali la menzogna e la negazione dell’evidenza sono uno degli sport più praticati, avevano sostenuto che tutte le notizie che filtravano da Ngaba – notizie che raccontavano di una situazione di repressione drammatica che aveva portato ad immolarsi col fuoco ben nove giovani sotto i vent’anni – erano frutto di fantasia ed erano messe in giro per denigrare il governo di Pechino.

TIBET: MONACI ABBANDONANO IL MONASTERO PER SFUGGIRE AI SEVERI CONTROLLI GOVERNATIVI

31 ottobre 2011. In seguito all’esplosione di una rudimentale bomba carta avvenuta la scorsa settimana a Dzagyu Karma, una città della provincia di Chamdo, le autorità cinesi hanno vietato qualsiasi lo svolgimento di attività religiosa e stanno strettamente sorvegliando i monaci del locale monastero sospettati di essere gli autori del presunto attentato. Riferisce Radio Free Asia che la maggior parte dei monaci, non potendo sopportare le pressioni esercitate dalle forze di sicurezza cinesi, ha abbandonato il monastero. Solo qualche monaco anziano è rimasto all’interno dell’istituto religioso.

DECIMO CASO DI AUTOIMMOLAZIONE NEL TIBET ORIENTALE

manifestazione_a_DelhiDharamsala, 25 ottobre 2011. Dal Tibet è arrivata in mattinata la notizia di un nuovo caso di auto immolazione. Dawa Tsering, trent’otto anni, un monaco del monastero di Kardze, nel Tibet orientale, si è dato fuoco alle 9.30, ora locale, durante l’esecuzione di una cerimonia di danze rituali all’interno dell’istituto religioso. Il primo, breve comunicato diffuso faceva sapere che il religioso era stato trasportato all’ospedale ma non si avevano notizie sul suo stato di salute né sulla località del ricovero. Si tratta del decimo episodio di auto immolazione di un tibetano dallo scorso 16 marzo.