LA REPRESSIONE CINESE NON SI FERMA CON L’ESTATE

Pechino, 2 settembre 2011 (AsiaNews). Le autorità cinesi hanno intensificato la repressione contro i dissidenti e gli attivisti per i diritti umani in tutto il Paese. Nell’ultimo mese, secondo i dati del Chinese Human Rights Defender (Chrd), sono stati almeno 8 i casi di gravi violazioni alle libertà civili della popolazione: tutti rivolti contro personalità della dissidenza. Il caso più recente riguarda Pechino, dove la polizia ha intensificato i pedinamenti e la sorveglianza in quasi tutte le case di persone ritenute “ostili” al regime.

PEGGIORA LA SALUTE DI LOBSANG TENZIN, IN CARCERE DA 23 ANNI

Lobsang_TenzinDharamsala, 1 settembre 2011 (AsiaNews). Le condizioni di Lobsang Tenzin, il dissidente tibetano da più tempo in un carcere cinese, stanno peggiorando con velocità. Secondo fonti locali la sua salute è molto provata: soffre di un diabete aggressivo che lo rende cieco per lunghi periodi di tempo. Al momento si trova presso la prigione di Chushul, nella parte occidentale di Lhasa. La notizia del suo peggioramento è stata data dal Tibetan Centre for Human Rights and Democracy.

TRE MONACI TIBETANI CONDANNATI PER AVER CAUSATO LA MORTE DI PHUNTSOG, IL RELIGIOSO IMMOLATOSI LO SCORSO MESE DI MARZO

PhuntsogDharamsala, 30 agosto 2011. Tre monaci tibetani sono stati condannati a scontare lunghe pene detentive perché accusati di essere responsabili della morte di un loro confratello, Phuntsog, il religioso del monastero di Kirti, autoimmolatosi a Ngaba lo scorso 16 marzo. Ne ha dato notizia l’agenzia di stato Xinhua specificando che la Corte di Giustizia della Prefettura di Ngaba ha ritenuto i monaci colpevoli di “omicidio intenzionale” per aver “nascosto” Phuntsog e aver ritardato di undici ore il suo ricovero in ospedale.

KATHMANDU SCAMBIA LA VITA DEI TIBETANI CON IL DENARO DI PECHINO

NepalKathmandu, 19 agosto 2011 (AsiaNews), Aiuti economici e investimenti per oltre 50 milioni di euro, accordi di cooperazione per le esportazioni e investimenti in agricoltura, trasporti, sistemi informativi, sviluppo delle infrastrutture e riduzione della povertà. È quanto emerge dalla tre giorni in Nepal della delegazione composta da 60 alti funzionari cinesi. Fra essi Chen Jian, vice-ministro cinese del Commercio.

TIBET: UN ALTRO MONACO SI UCCIDE DANDOSI FUOCO

Norbu_in_flameDharamsala, 16 agosto 2011. Tsewang Norbu (nella foto), un monaco di ventinove anni appartenente al monastero di Nyitso, presso la città di Kardze, nella provincia orientale del Kham, è morto dopo essersi dato fuoco in segno di protesta contro le crescenti vessazioni e restrizioni poste in atto nel paese da parte delle autorità cinesi.

 

Il giovane religioso ha compiuto il gesto estremo alle 12.30 (ora locale) del 15 agosto sul ponte del fiume Chume, nel centro della cittadina di Tawu, nei pressi di Kardze. Dopo aver chiesto a gran voce libertà per il Tibet e il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama e dopo aver distribuito volantini in cui ribadiva le sue richieste, il monaco ha prima bevuto della benzina e poi l’ha cosparsa su tutto il suo corpo dandosi fuoco. La morte è stata istantanea. I confratelli hanno subito riportato il cadavere di Norbu al monastero e hanno dato inizio ai preparativi dei rituali e delle cerimonie funebri nonostante la presenza di militari nelle strade attorno al monastero e ai tentativi di alcuni soldati di sottrarre ai monaci il corpo del religioso. Allo scopo di impedire la diffusione della notizia, le autorità governative hanno tagliato le linee telefoniche e bloccato gli accessi internet in tutta la zona.