Al VIA TRA LE POLEMICHE LA FIERA DEL LIBRO DI FRANCOFORTE: LA CINA OSPITE D’ONORE
Berlino, 14 ottobre 2009. Al via in Germania l’evento dell’anno per case editrici e lettori in cerca di novità editoriali: la Fiera del Libro di Francoforte. Un appuntamento che non appassiona solo gli esperti del settore, ma è accompagnato da un ampio e profondo dibattito mondiale su temi cruciali, come la libertà di pensiero e il ruolo sociale e politico della letteratura. Ad accendere il dibattito – e le polemiche – è stato l’ospite d’onore di quest’anno: la Cina. La cultura e la letteratura cinese saranno presentate per la durata della fiera da circa 2000 autori, giornalisti e editori in più di 500 manifestazioni. Questi numeri sfarzosi nascondono, tuttavia, l’esclusione di una parte fondamentale della cultura cinese, quella critica nei confronti del regime.
NOBEL PER LA PACE: IL DALAI LAMA SI CONGRATULA CON OBAMA
Dharamsala, 10 ottobre 2009. Il Dalai Lama ha espresso le proprie congratulazioni a Barak Obama per essere stato insignito del Premio Nobel per la Pace. In una lettera fatta pervenire al presidente americano, il leader tibetano dichiara: “Sono felice che il Comitato per il Nobel abbia riconosciuto il valore delle sue scelte nella soluzione dei conflitti internazionali, scelte basate su di una chiara visione e sul potere del dialogo”.
Dalai Lama: non deluso da Obama
WASHINGTON, 9 ottobre 2009 (ANSA). Il Dalai Lama non si è detto deluso dal rifiuto del presidente Usa Barack Obama di incontrarlo durante la sua visita a Washington. Il Dalai Lama ha spiegato che gli è stato assicurato che Obama parlerà del Tibet quando visiterà la Cina a novembre. “Ha già indicato che parlerà con … Leggi ancora
Il DALAI LAMA A WASHINGTON MA OBAMA NON LO RICEVE

SESSANT’ANNI DI TIRANNIA: LE PROTESTE DEI TIBETANI. DECINE DI ARRESTI IN INDIA E NEPAL

A New Delhi, la polizia indiana ha arrestato ventuno tibetani che, sventolando bandiere a lutto e avvolti nel vessillo tibetano, si erano riuniti di fronte all’ambasciata cinese, nella zona di massima sicurezza di Chanakyapuri. Gli attivisti, tutti appartenenti al Tibetan Youth Congress, hanno cercato di oltrepassare il muro di cinta dell’ambasciata (nella foto l’arresto di un tibetano).