Dal 10 settembre a New Delhi tre attivisti tibetani appartenenti al movimento Tibetan Youth Congress stanno attuando uno sciopero della fame ad oltranza per richiamare l’attenzione delle Nazioni Unite e di tutti i capi di stato e di governo sulla situazione del popolo tibetano all’interno del Tibet occupato.
Azioni concluse
Fermiamo la distruzione di Lhasa Firmate l’appello
Aderendo alla petizione internazionale, lanciata da Londra, le cui firme saranno inviate a Kishore Rao, direttore dell’UNESCO, e a William Hague, segretario agli esteri britannico, l’Associazione Italia-Tibet invita i lettori e tutti i sostenitori della causa tibetana a firmare l’appelloSTOP ALLA DISTRUZIONE DI LHASAAl sito: http://www.change.org/it/petizioni/william-hague-and-kishore-rao-stop-the-destruction-of-lhasa?utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition
Freetibetanheroes
Sono più di 850 I prigionieri politici tibetani della cui detenzione si hanno notizie certe. Il numero di coloro di cui non si hanno notizie e sono considerati “scomparsi” è ancora più alto.
I prigionieri politici scontano la pena loro inflitta in condizioni durissime: percosse, torture, privazione del cibo e del sonno e lunghi periodi di isolamento sono all’ordine del giorno.
SOLIDARIETA’ AI PRIGIONIERI POLITICI
Campagna di raccolta firme
L’Associazione Italia-Tibet e la Comunità Tibetana in Italia hanno indetto una campagna di solidarietà e di raccolta firme a favore della liberazione di quattro prigionieri politici tibetani. Chiediamo la scarcerazione dell’XI Panchen Lama, di Tenzin Delek Rinpoche, di Dhondup Wanchen e di Jigme Guri.
Appello per la scarcerazione di Tenzin Delek Rinpoche
Arrestato nel 2002 e condannato all’ergastolo nel 2009, Tenzin Delek Rinpoche, un monaco di alto rango di Lithang, molto amato dalla sua comunità per le attività filantropiche e per la strenua difesa dei valori tradizionali della cultura tibetana, è in carcere da dieci anni. Ha sempre protestato la sua innocenza e la sua estraneità ai … Leggi ancora